Liguori Editore


area stampa

 

Scenari, prodotti e sperimentazioni: il punto di vista sullo sviluppo dell’ebook come strumento di diffusione di conoscenza, di studio e di ricerca da parte di esperti, docenti universitari, autori, operatori e aziende delle reti e delle telecomunicazioni.
Perché un convegno sull’ebook? In primo luogo per fare chiarezza sulle caratteristiche dell’ebook e sugli sviluppi del settore in Italia, delineando scenari e prospettive future.
Il focus del convegno è il rapporto tra prodotto e fruizione dell’ebook nel contesto della produzione editoriale dei testi per l’università e in relazione agli strumenti tecnologici attualmente disponibili.
Contenuti digitali, supporti, prodotti di rete, diritti d’autore digitali nel mondo dei libri elettronici e dei testi per l’università.

Segnalazioni:

La Repubblica Napoli – 21novembre 2008
Nasce la letteratura E-book il libro al tempo di Internet
di Lucilla Fuiano
Addio pagine fruscianti dall’odore di muffa e benvenute sequenze di stringhe-caratteri da scorrere come papiri moderni con l’ausilio di pennine elettroniche. Sbarca a Napoli l’E-book con un editore che edita ormai in doppia veste, cartaceo e digitale: ieri un convegno con esperti internazionali collegati anche in videoconferenza dagli Stati Uniti. L’E-book è al tempo stesso una forma nuova di scrittura, un contenuto digitale e un supporto hardware. È una nuova forma di scrittura perché contiene tutte le potenzialità interattive della scrittura digitale, dall’ipertestualità alla multimedialità. È un contenuto digitale perché si tratta di materiali non esauribili come la carta ed infinitamente riproducibili. È un supporto hardware perché consente di contenere 50 romanzi e oltre, facendoci spaziare dall’ultimo best seller di Dan Brown all’Iliade di Omero: veri e propri viaggi letterari a colpi di click e di hyperlink. È il caso dell’ultimo prodotto della Irex, che porta in dotazione già una cifra considerevole di classici della letteratura e che per la sua trasportabilità è gestibile come un libro da condurre in borsa, per letture in metro o sotto l´ombrellone. Le case editrici si stanno attrezzando in questa direzione, tanto che l’editore Liguori ha già in attivo 272 titoli di opere in formato elettronico, acquistabili in formato pdf e scaricabili direttamente sui nostri computer. C´è chi ha fatto anche altro: come l’editore Simplicissimus (http://www.simplicissimus.it/) di Santa Maria Capua Vetere, che in questi giorni è in bella mostra nelle librerie con la sua E-liade, un «libro» tecnologico in formato moby-pocket, indicato per la lettura su dispositivi palmari. La diffusione del libro elettronico nelle sue varie forme ha motivato un incontro di discussione promosso da Liguori Editore e dal Dipartimento di Informatica e Sistemistica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dedicato appunto a “Ebook e didattica universitaria”: ieri al Centro Congressi di via Partenope. L’intento era quello di delineare scenari e sviluppi dell’E-book in Italia. Numerosi gli interventi dei principali intellettuali del settore, ai quali s’è affiancato in videoconferenza Michael King, vice presidente di Ibm Education Industry, e Paolo Santoro, business development manager dell’Adobe. Il dibattito? Sulla lotta ancora aperta tra la velocità del bit e la poesia della carta.

Il Roma – 20 novembre 2008
La lenta avanzata dell’e-book
di Claudia De Simini
Apocalittici o integrati: nell’era dell’informazione di massa il mondo si divide tra fautori detrattori della tecnologia, secondo il celebre saggio di Umberto Eco. La definizione è datata 1964: ma la querelle sui rapporti tra tecnologia e cultura è ancora aperta. L’avvento di Internet e del digitale apre, infatti, a nuove forme di circolazione e fruizione del testo: e-book, ipertesti, multimedialità. Ma qual è davvero il futuro del libro? Lo chiediamo a Gino Roncaglia (nella foto), ricercatore in Filosofia e docente di Informatica applicata alle Scienze Umane presso l'Università della Tuscia di Viterbo, dove dal 1996 è anche coordinatore di un seminario di Teoria e Pratica degli ipertesti.
Professore, cos’è un e-book?
«Prima di rispondere, occorre fare una precisazione. Il termine presenta infatti un’ambiguità di fondo, comune anche all’accezione di libro in senso tradizionale. Dobbiamo stabilire se facciamo riferimento all’oggetto testuale inteso come contenuto dell’informazione, oppure al supporto fisico della lettura: la definizione corretta dovrebbe tener conto di entrambe le connotazioni semantiche. In questo senso, l’e-book è un’opera testuale pubblicata in formato digitale e fruibile tramite supporti informatici».
Quali sono i vantaggi dell’ebook rispetto al libro a stampa?
«Il formato digitale si avvale di strumenti ipertestuali e multimediali, che consentono la manipolazione del singolo testo, ma anche di col- lezioni di libri: a seconda dell’interfaccia software di riferimento, è possibile effettuare all’interno del testo ricerche semantiche o lessicali, evidenziare e copiarne passaggi, inserire note o segnalibri, stabilire confronti tra opere diverse. Per la quantità di testo a disposizione dell’utente, a scopo di consultazione o archiviazione, e le possibilità di intervento sull’organizzazione testuale stessa, possiamo parlare di una rivoluzione nella lettura».
Ma l’e-book può davvero sostituire il libro tradizionale?
«In termini di ergonomia e usabilità, il formato cartaceo è ancora il più vantaggioso: come ha detto Eco, il libro su carta è quasi perfetto. Oggi l’e-book non può, infatti, vantare un supporto dell’informazione altrettanto comodo e pratico: il testo digitale è fruibile sullo schermo del computer, modalità di lettura piuttosto scomoda, oppure su lettori dedicati, che presentano però un costo elevato, sono fragili, e dotati di una grafica non ancora ottimale. A questi supporti manca, inoltre, la portabilità del libro a stampa».
L’e-book presenta però un indiscusso vantaggio: la riproducibilità. Come si rapporta questo aspetto alla protezione dei diritti d’autore?
«Il digitale abbatte indubbiamente i costi e le difficoltà di riproduzione e distribuzione: in altre parole, consente la libera circolazione del testo. Impedirlo sarebbe controproducente per la diffusione dell’e-book, dunque si dovrebbero adottare nuovi modelli di salvaguardia del copyright: proteggere l’oggetto digitale con le tecnologie Drm (Digital Right Management), basate su meccanismi di cifratura complessi, oppure quantificare la diffusione dei testi elettronici monitorando la distribuzione, senza però penalizzare la libertà di accesso e condivisione dell’informazione».
Attualmente, qual è l’incidenza dell’e-book nel mercato editoriale?
«La situazione è ancora complessa: l’assenza di dispositivi di lettura comodi, insieme al problema del copyright, pongono in svantaggio il libro elettronico rispetto a quello tradizionale. La situazione è migliore negli Stati Uniti, ma anche lì gli ebook sono l’eccezione più che la norma. Da noi, le case editrici di testi scolastici cominciano a dare in dotazione al libro anche dei sussidi multimediali: ma si tratta di un ampliamento del libro a stampa, più che di veri e-book. Il rischio è quello di sostituire al libro cartaceo copie “volanti”, pagine singole stampate per sopperire alla scomoda lettura sullo schermo del pc. Secondo una direttiva ministeriale, il passaggio all’e-book nelle scuole dovrebbe essere definitivo entro il 2011. Ma, a mio parere, è una stima azzardata. Il futuro della lettura è sicuramente digitale, ma ci vorranno almeno una decina d’anni prima che la tecnologia consenta di vincere la sfida contro l’editoria cartacea».
Il digitale nella didattica
Qual è, allora, il futuro della galassia Gutenberg? La Liguori Editore, in linea con il recente processo di digitalizzazione del suo catalogo editoriale, ha promosso in collaborazione con il Dipartimento di Informatica e Sistemistica dell’Università Federico II il convegno “La conoscenza che viaggia: e-book e didattica universitaria”, che avrà luogo oggi presso il Centro Congressi dell’ateneo napoletano, in via Partenope 36. A partire dalle 9,30 docenti universitari, operatori ed esperti del settore analizzeranno l’incidenza del digitale nel mercato dell’editoria: il diritto d’autore, lo stato attuale della tecnologia e dei supporti informatici, prospettive e scenari futuri del sapere. Alle 16, la presentazione in anteprima dell’e-book di Lisetta Giacomelli “Intorno al Vesuvio. Escursioni nello spazio e nel tempo”. Un excursus dalla galassia Gutenberg all’era elettronica, con uno sguardo particolare al settore della ricerca e dell’educazione scolastica e universitaria.

Il Mattino – 20 novembre 2008
Libro di carta o ebook, libro elettronico?
di Salvo Vitrano
Da vari segnali sembra che ci troviamo in una fase di transizione, sulla quale a Napoli farà il punto il convegno «La conoscenza che viaggia», in programma oggi, dalle 9.30 alle 17, nell’Aula Magna del Centro Congressi Federico II in via Partenope. Il convegno è promosso dal Dipartimento di Informatica dell’università «Federico II» e da Liguori Editore (si potrà seguire anche attraverso il sito www.liguori.it). Liguori è in Italia tra i rari editori «tradizionali» che negli ultimi anni hanno investito con continuità nell’editoria elettronica. Guido Liguori, responsabile del settore ebook, chiarisce: «Oggi tutte le nostre novità sono disponibili in formato elettronico contemporaneamente all’uscita in libreria, e già 280 volumi del catalogo, il 15% del totale, sono stati trasfusi in bit. Tra questi testi dal nostro sito è possibile fare ricerche mirate, in modo da sapere ciò che può essere davvero utile acquistare, anche un solo capitolo». A conclusione del convegno Liguori presenterà in anteprima l’ebook di Lisetta Giacomelli Intorno al Vesuvio. Tra i relatori ci sarà Gino Roncaglia, uno dei massimi esperti italiani dell’ebook, professore all’università della Tuscia dove dirige un master sull’e-learning. «Per i saggi scientifici, per i testi di reference ormai il formato elettronico è spesso il più funzionale - spiega Roncaglia. - Nella ricerca permette di utilizzare i materiali con una flessibilità impensabile con i volumi di carta. Però farei una distinzione e parlerei in questo caso di testi elettronici utilizzabili con il computer. Penso che il vero e proprio ebook debba essere altro: un testo fruibile attraverso un dispositivo specifico che dovrebbe potenziare le caratteristiche di praticità e di trasportabilità del libro. Un apparato per i libri analogo a quello che sono i lettori Mp3 per i brani musicali. Per realizzarlo penso che ci vorranno ancora dai 5 ai 10 anni». Però, professore, alcuni apparati del genere esistono, anche se in Italia non sono ancora molto diffusi. «Li conosco tutti, ne posseggo sei o sette tipi, i migliori ora sono l’iLiad, il Sony Reader, il Kindle diffuso da Amazon. Rispetto ai tentativi di anni addietro i progressi sono notevoli, perciò credo che in qualche anno al vero ebook ci arriveremo, ma ancora ci sono problemi. La praticità per una lettura continuativa non è quella di un libro e si tratta di apparecchi fragili e costosi per i quali è impensabile una diffusione nelle scuole, tra i ragazzi. E ci saranno da risolvere i problemi della gestione dei diritti, per i quali bisognerà trovare soluzioni molto diverse dalle tradizionali, o del legame tra il testo e uno specifico standard o addirittura una specifica macchina». E della proposta integrata di testo elettronico e di libro tradizionale, come la offre per esempio l’editore Liguori, che cosa ne pensa? Si può fare di più? «Attualmente rappresenta il miglior punto di equilibrio che si possa raggiungere. - risponde Gino Roncaglia - Permette in questo modo di utilizzare un testo in tutti i modi nuovi permessi dall’informatica e con la classica lettura continuativa, che resta essenziale per la comunicazione e la formazione. Molti testi hanno un’articolazione interna, una strutturazione di contenuti e forma, che è importante e che rischia di andare persa con le tecnologie elettroniche attuali. Molti studenti che usano la rete si abituano a frammenti del sapere, pagine, brani, e non fanno esperienza delle unità di conoscenza più organiche che sono i libri». Il convegno «La conoscenza che viaggia» sarà introdotto da Guido Trombetti, rettore dell’università «Federico II», Antonino Mazzeo, direttore del dipartimento di Informatica, Nicola Mazzocca, assessore regionale all’Università e Ricerca Scientifica, Maria Liguori. Relatori saranno anche Valerio Eletti (Sapienza, Roma), Piero Attanasio (Aidro), Mauro Calise e Rosanna De Rosa (Federico II), Angelo Chianese (Federico II), Giancarlo Burghi (Rai), Claudio Gombia (Siae), Giuseppe Zollo (Coinor), Guido Liguori, rappresentanti di aziende informatiche come Adobe ed Apple. Coordinatori Alberto Abruzzese (Iulm Milano), Giovanni Ragone, Antonio Picariello.

LINK:

http://www.mediazone.info/site/it-IT/EDITORIALI/Editoriali/cosasonoebook.html

http://www.aidro.org/Paginedettaglio/VIS_News/tabid/1347/Default.aspx?IDUNI=yqze1gfyqiaiptvuxhhhchqg453&ModDestId=2319&Skeda=MODIF2602-16007-2008.11.4

http://store.simplicissimus.it/content/view/476/1/